la sintesi del primo atto "Sos machines de tziu Bachis"

venerdì 28 settembre 2007

a San Salvatore di Boroneddu



Il 20 settembre la compagnia teatrale è stata invitata ad esibirsi, durante i festeggiamenti di San Salvatore, a Boroneddu nella piazzetta antistante l’omonima chiesetta campestre, semplice e allo stesso tempo ricca di fascino. Una cornice splendida ai margini del lago Omodeo fra querce secolari, un luogo raccolto e silenzioso dove si respira il tempo passato, come fosse abitato da fauni, naiadi e ninfe. L’edificio è databile intorno alla fine del sedicesimo secolo per la presenza di un portale ancora visibile in uno dei muristenes addossati alla struttura della chiesa..
Lo spettacolo è iniziato alle 22 della sera dopo la recita del Rosario dei novenanti.
La piazzetta si è riempita di spettatori e si potrebbe affermare che tutta Boroneddu fosse lì; circa 200 persone infatti, corrispondenti alla totalità degli abitanti del posto, erano presenti.
La fine della rappresentazione è stata salutata da un lungo applauso e da commenti di approvazione da parte del pubblico, cosa che appaga sempre gli attori, per l’impegno e il coraggio messi.

sabato 8 settembre 2007

Il 2 settembre è giunto.

Il 2 settembre è giunto.
Ore 21,40 la piazza dell’ex mercato civico è straripante di persone. Sono tutti lì nell’attesa della nostra rappresentazione. Già dal tardo pomeriggio, mentre stavamo ultimando l’allestimento del palcoscenico, il torronaio locale prendeva posizione al lato della piazza con le sue mercanzie. Lui sa per esperienza quando è prevista una grande affluenza di pubblico.
La nostra compagnia, finito di gustare la cena che gli organizzatori della festa ci avevano imbandito, prende pian piano posto dietro le quinte del palcoscenico. I riflettori sono spenti, manca poco più di un quarto d’ora all’inizio e quindi nella penombra bisogna affrettarsi ad indossare gli abiti di scena, prendere possesso del radiomicrofono, fare le dovute prove per l’accensione e lo spegnimento dello stesso, ricontrollando per eccesso di zelo di aver preso quello giusto.
Mario dà gli ultimi consigli, qualche altro velocemente visiona la scena per vedere che tutto sia al suo posto e siamo giunti alle 22,00.
Ai piedi del palco, davanti ad una piazza ormai piena all’inverosimile, la presidente dell’UNITRE di Abbasanta la professoressa Nina Dessì, preso il microfono, saluta la folla e dopo aver dato qualche ragguaglio sulle novità del nuovo anno accademico dell’Unitre ringrazia Mario Deiana e tutti i componenti del Laboratorio teatrale per il lavoro che, con tenacia e caparbietà, hanno portato avanti anche a costo di qualche sacrificio.
Mario, presa la parola a sua volta, dopo aver consegnato alla Presidente una copia ricordo del copione della commedia “Trotu e bistrotu”, quale prova del lavoro del Laboratorio teatrale per l’anno 2007, introduce a grandi linee il contenuto della commedia, ribadendo l’importanza per il lavoro di ricerca e valorizzazione della lingua sarda, sollecitando le autorità anche dei paesi vicini ad un maggior impegno in tal senso.
Ore 22,10 il regista ha preso posizione nella buca del suggeritore, è tutto ok, arriva il segnale convenuto e Gesuino, il tecnico del suono e luci, pian piano illumina il palcoscenico, mentre Gianfranco e Luciano fanno scorrere il sipario.
Inizia il primo atto.
Qui sotto alcuni brevi filmati della rappresentazione. I filmati non sono molto chiari anche per la poca luce presente sul palcoscenico.
Chi volesse invece curiosare su quello che accade ad Abbacrasta, gossip ecc, visiti la pagina di “Cronache da Abbacrasta” .
I post appaiono in successione di data di pubblicazione, pertanto chi voglia leggerli rispettando la cronologia dei fatti, è preferibile che inizi la lettura dai primi post.